Nel corso dei saggi di rito per il restauro che stava interessando la cappella dei Martiri Francescani giapponesi, ci si è accorti di che sotto il primo strato cerano campiture di colore diverso. Continuando è affiorata la forma di una piccola mano. Di lì si è allargato il campo e sono emersi prima dei boccoli biondi, poi pian piano un intero ciclo pittorico che racconta alcune scene della vita di San Giovanni Evangelista, così come narrate da Jacopo da Varagine in “Leggenda Aurea”. Sulla parete di fondo c’era un crocifisso in cotto con un paesaggio in cui spiccano due torri.