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Più di 500 anni di arte e cultura

San Bernardino a Saluzzo

La chiesa e il convento di San Bernardino da Siena sono un piccolo capolavoro di rara bellezza immerso nel verde della collina saluzzese. Tra le più importanti testimonianze medievali della città.

Di proprietà della Provincia di Sant’Antonio dei Frati Minori, che hanno portato avanti un’importante campagna di restauri, il complesso di San Bernardino da Siena racconta oggi più di 5oo anni di arte e cultura a Saluzzo. Questo sito ne ripercorre la storia, all’interno del più ampio progetto fratiminoribeniartistici.it.

da vedere

La storia

Ludovico I Marchese di Saluzzo
1471: La fondazione
Il Marchesato di Saluzzo vide la sua fortuna con l’avvento di Ludovico I (1405-1475), che favorì il rifiorire della cultura, delle arti pittoriche e dell’architettura. La costruzione del complesso di San Bernardino iniziò il 20 agosto 1471 per volere dello stesso Marchese Ludovico I e altri generosi nobili saluzzesi.
San Bernardino da Siena a Saluzzo XVII secolo
XVII sec: chiostro e cappelle laterali
Il chiostro del convento fu costruito solo nel 1630, negli stessi anni furono aggiunte anche gran parte delle cappelle laterali a destra. Tra le più interessanti, la cappella dell’Epifania, nella quale siamo accolti da angioletti sorridenti, e la cappella dei Martiri d’Armenia, nella quale possiamo ripercorrere vicende della vita di Sant'Antonio da Padova.
Assedio di Saluzzo
1487: l'assedio di Saluzzo
Nel 1487 Carlo I di Savoia dichiarò guerra al Marchesato di Saluzzo. L’assedio durò due mesi ed ebbe come quartier generale proprio il convento di San Bernardino, da dove Carlo I organizzava le operazioni belliche. L’assedio si concluse con la sconfitta dei saluzzesi che persero la loro autonomia, anche se per breve tempo.
1754 Sopraelevazione e ciclo pittorico della volta
1754: sopraelevazione e nuove decorazioni
Nel 1754 il soffitto in legno fu rimosso a causa del suo degrado, al suo posto fu pensato una volta a botte lunettata in muratura, decorata successivamente con un gioco di scenografie illusive di Pietro Antonio Pozzo e Giuseppe Piazza e due grandi quadri di Pietro Paolo Operti da Bra. In occasione di questi lavori furono sopraelevate le pareti.
Margherita di Foix Machesa di Saluzzo
XVI secolo: Magherita di Foix
Nel XVI secolo il convento si avvalse della protezione della Marchesa Margherita di Fox, vedova di Ludovico II. Nel 1529 suo figlio Gian Ludovico, per ritorsione contro la madre, fece assalire e bruciare il convento: Margherita fece prontamente riparare i gravi danni causati dal figlio e apportò anche significative migliorie al convento.
XIX secolo Restauri San Bernardino da Siena a Saluzzo
XIX secolo: restauri e consolidamento
Dopo l’abbandono seguito alla confisca dei beni ecclesiastici dovuto alla rivoluzione francese, dal 1816 (anno in cui si ebbe il permesso di riaprire il convento) ci fu un gran fervore di opere di restauro e consolidamento che interessarono la volta del presbiterio, la copertura dell’abside, l’organo, il pavimento e i gradini dell’altare maggiore.

Gli affreschi

Il ciclo ritrovato

Il ciclo pittorico del XV sec. emerso sotto la tinta color ocra chiaro, che lo copriva da quattro secoli, mostra alcune scene della vita di San Giovanni Evangelista, così come narrate da Jacopo da Varagine in “Leggenda Aurea”. In particolare, i dipinti ci raccontano del miracolo delle gemme ricomposte a Efeso. Sulla parete di fondo c’era un crocifisso in cotto con un paesaggio fortificato, probabilmente Gerusalemme.
Periodo 1547-1578
Autore Anonimo
Superficie 00 mq

Finte architetture dipinte

L'intera superficie voltata della navata della chiesa risulta dipinta con soggetti architettonici e decorativi in una continua ricerca prospettica di scenografie illusive. Si scorgono quindi colonne, capitelli, balaustre, archi, putti, finestre e drappeggi nello “stile delle tappezzerie”. Si tratta di decorazioni policrome presumibilmente a fresco e completate a secco, eseguite su intonaco a base di calce aerea.
Periodo 1753-1755
Autori Rosso da Busca e Pozzo
Superficie 00 mq

Gloria di S. Bernardino e S. Margherita

Il primo dei due affreschi centrali, quello più vicino la porta d’ingresso, rappresenta la Gloria di Santa Margherita da Cortona, accompagnata verso la Madonna dal suo fedele cane, piccoli angeli e dall’Arcangelo Michele. L’altro grande quadro mostra la Gloria di San Bernardino da Siena: angeli dalle meravigliose ali colorate issano il santo verso Gesù, rappresentato attraverso il "logo" da lui creato.
Periodo 1753-1755
Autori Operti di Bra
Superficie 00 mq

Gloria di S. Francesco e S. Giovanni

Il presbiterio prende la forma che vediamo oggi nel 1843. La luce che filtra dalle due finestre illumina, sulla volta ad ellisse, la Gloria di San Francesco al cospetto di Gesù e della Madonna. Nei quattro spicchi d’imposta sono rappresentati San Bonaventura, Santa Chiara, Sant’Agostino e Santa Teresa d’Avila.
Periodo 1756 / 1843
Autore Rejnaudi di Verzuolo
Superficie 00 mq

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